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Note di metodo

Questo kit didattico rappresenta un percorso interdisciplinare pensato per ragazzi e ragazze tra i 10 e i 13 anni che, attraverso una serie di percorsi ludico-didattici, potranno maturare consapevolezza e attivazione intorno ad alcuni temi chiave del vivere collettivo come cittadini del XXI secolo.

Il kit è frutto della collaborazione tra un gruppo di animatori ed educatori che, nell’ambito del progetto “Spazi Aperti”, hanno dato vita ad un laboratorio di scrittura partecipata che ha prodotto i percorsi didattici che trovate di seguito.

I laboratori sono strutturati attraverso delle mappe concettuali suddivise in cinque fasi: 

  1. L’ingaggio, dove si aggancia l’interesse del gruppo classe e si stabiliscono spazi, tempi e regole per il lavoro;
  2. La scoperta, dove si raccolgono informazioni e si confrontano diversi punti di vista sul tema del percorso; 
  3. La decostruzione, dove si lavora per “smontare” convinzioni e preconcetti che impediscono al gruppo di fare un salto cognitivo, lavorando sul dialogo (al posto del dibattito) e sull’apprendimento cooperativo;
  4. Il nuovo contesto, dove si cercano esempi ed esperienze che vivono o interpretano il tema del percorso in modo innovativo;
  5. Il futuro, dove si attiva l’intelligenza collettiva del gruppo per cercare nuove soluzioni e si costruiscono piccoli segni di cambiamento.

Ognuno dei sette percorsi proposti è costruito con questa bussola, che permette all’animatore e all’insegnante di orientarsi, scegliere per ogni incontro gli strumenti più adatti al raggiungimento degli obiettivi formativi e mantenere il filo rosso per guidare il gruppo classe a crescere insieme.

Come leggere il Kit

Con la nuova normativa (Legge n. 92 del 2019), l’Educazione Civica è stata recentemente reintrodotta nei curricula scolastici con la seguente finalità generale: “Contribuire a formare cittadini responsabili e attivi e a promuovere la partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale e sociale delle comunità nel rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri”. 

La Legge n. 92 reintroduce una serie di temi trasversali a tutte le discipline, al fine di aiutare i giovani a diventare cittadini consapevoli parte di una comunità, in grado di affrontare le sfide del nostro tempo.  La sfida contro il cambiamento climatico e quella per il rispetto dei diritti umani, sono profondamente intrecciate tra loro, e l’educazione civica in questa accezione è un modo per divenirne consapevoli e dotarsi degli strumenti per affrontare le emergenze: quella ambientale, innanzitutto climatica, e quella sociale, le disparità socio-economiche e le violazioni dei diritti umani. 

I 7 percorsi presenti in questo kit raccolgono la sfida, proponendo laboratori di educazione civica e educazione alla cittadinanza globale incardinati su quattro temi:

MIGRAZIONI

SOSTENIBILITÀ

COMUNITÀ E TERRITORIO

PACE E NONVIOLENZA

Ciascun tema è una “palestra” di cittadinanza per le ragazze e i ragazzi, perché è allo stesso tempo attualissimo e radicato nella storia, di importanza globale ma allo stesso tempo concreto e quotidiano. 

Il kit è strutturato in quattro sezioni, una per ogni tema, all’interno delle quali sarà possibile trovare le mappe concettuali dei percorsi proposti e l’elenco delle attività proposte per ogni fase del percorso, dall’ingaggio alla conclusione (futuro). 

Se le mappe concettuali, come detto, sono le cartine per orientarsi dentro al percorsi, porre le giuste “domande guida” ai ragazzi e non perdere l’interdipendenza tra le 3H (HEART, HEAD e HANDS: cuore, testa e mani), l’elenco delle attività rappresenta una vera e propria cassetta degli attrezzi per l’animatore e l’insegnante, da cui pescare l’attività più adatta a seconda del contesto. Ce n’è per tutti i gusti, dai giochi cooperativi a quelli di ruolo, dagli esercizi teatrali ai rompighiaccio (ice-breakers) ai più classici brainstorming.

Partendo dalle mappe è possibile scorrere le attività corrispondenti, leggerle, confrontarle e infine scegliere la più adatta da proporre in base al tempo a disposizione e al tipo di riflessione che si ritiene più necessario stimolare.

Una bacheca preziosissima, a cui attingere con spirito creativo, copiando e modificando, difacendo e ricostruendo, perché ogni gruppo di ragazzi è unico e di conseguenza anche ogni laboratorio.

I trucchi del mestiere

1. PRENDETEVI CURA DELLO SPAZIO

Prima di iniziare è molto importante avere cura degli spazi. La disposizione ideale in presenza è con le sedie a semicerchio (possibilmente senza creare doppie file) che lasciano uno spazio vuoto nel mezzo, non occupato da banchi o tavoli. Il semicerchio deve essere rivolto verso lo schermo, il videoproiettore o la LIM, in modo che tutti gli studenti possono guardare la proiezione e contemporaneamente guardarsi tra di loro tra pari. Il cerchio o il semicerchio comunicano che il percorso si svolgerà in una modalità cooperativa, in cui tutti i contributi sono ammessi e contribuiscono a far emergere una consapevolezza condivisa. Lo spazio vuoto, oltre ad essere flessibile per la realizzazione delle diverse attività proposte, stimola la creatività e l’attitudine a riempirlo mettendoci del proprio. Inoltre, modificare lo spazio prima di iniziare una cosa nuova (soprattutto se si tratta dell’aula dove i ragazzi studiano tutti i giorni) dice agli studenti che quello che sta per succedere sarà diverso dal solito e crea un’attesa, una curiosità su cui l’insegnante/formatore può catturare l’interesse.

Queste semplici regole valgono anche quando, come accade sempre più spesso con la didattica a distanza, lo spazio formativo non è fisico ma è virtuale.

Anche una stanza su Google Meet, Zoom o altre piattaforme   può essere resa più accogliente, se si ha cura di “colorarla” con riferimenti al gruppo e agli ambienti reali in cui le persone sono immerse. Alcune semplici regole possono aiutare a favorire l’interazione:

  1. Chiedere di tenere i video accesi chiama le persone ad “esserci”, non solo con la mente ma con tutto il corpo. È un aspetto importante che deve far parte del patto formativo in tutte le occasioni di formazione on line
  2. Chiedere di tenere i microfoni spenti quando non si parla è una regola di buona educazione che permette un flusso chiaro nelle comunicazioni.
  3. Da remoto è molto più difficile interrompere chi sta parlando. Questo da un lato è un bene, ma dall’altro limita molto la varietà e il ritmo della comunicazione. Il conduttore deve perciò assumersi il ruolo di chiamare in causa i partecipanti, chiedere direttamente il loro parere e non lasciare che alcuni partecipanti restino sempre silenti senza contribuire al lavoro collettivo.
  4. Iniziare i lavori chiedendo ai partecipanti di mostrare un oggetto che hanno in casa o mostrare qualcosa che hanno sulla scrivania crea un contatto con l’ambiente, anche se da remoto, e “umanizza” la partecipazione dei presenti
  5. Usare le breakout rooms per far lavorare i partecipanti in piccoli gruppi è molto utile per dare dinamica agli incontri e restituire protagonismo a tutti.

 

2. STABILITE UN BUON PATTO FORMATIVO

Ogni percorso ha le sue regole. Quelle che funzionano di solito hanno due caratteristiche: sono poche e chiare. Ecco i nostri suggerimenti:

1)Prima regola: 

Intervenite tutte le volte che volete: alzate la mano e prendete la parola per esprimere il vostro pensiero. Non ci sono risposte giuste o sbagliate e non sarete giudicati per ciò che dite. 

È fondamentale che questa regola venga seguita innanzitutto dall’insegnante/formatore: alle risposte degli studenti non replicherà in termini di “sì è giusto/no è sbagliato”, ma problematizzando e chiedendo piuttosto: “da dove proviene questa convinzione? Siamo tutti d’accordo con l’affermazione fatta? Proviamo a vederla da altri punti di vista?”. Se si riesce a preservare un contesto non giudicante sia tra insegnante/formatore e studenti che tra pari allora il percorso potrà svilupparsi in piena libertà e coinvolgere tutti sia nell’ascolto che nel ragionamento critico.

2)Seconda regola: 

Non interrompetevi tra di voi: c’è spazio per tutti, a patto di regalarci ascolto gli uni con gli altri. 

Proprio perché ogni contributo è importante dobbiamo ricordarci che non possiamo monopolizzare il tempo del gruppo interrompendo chi sta parlando. Il confronto può esserci soltanto se prima ascoltiamo con attenzione ciò che gli altri hanno da dire.

Questo momento di esplicitazione del tema e delle regole rappresenta un patto formativo che potrà essere richiamato qualora l’attenzione cominci a calare o ci siano delle discussioni troppo accese.

I 7 percorsi

MIGRAZIONI

SOSTENIBILITÀ

COMUNITÀ E TERRITORIO

PACE E NONVIOLENZA

Percorso n. 1: Migranti di oggi, migranti di ieri.

Presentazione

Il percorso educativo sulle migrazioni ha come obiettivo di inquadrare il fenomeno della migrazione nella sua complessità, spostandolo dall’aspetto più noto di problema e di emergenza che ha avuto nell’ultimo decennio definendolo come attività che da sempre è tipica dell’uomo e cercando di capirne le ragioni.

A partire dalle conoscenze di ognuno e dalle esperienze della propria famiglia, il percorso approfondirà la storia migratoria dell’Italia, con il racconto delle migrazioni di fine ottocento e inizio novecento verso l’Europa del Nord e le Americhe e le migrazioni degli ultimi decenni verso l’Italia. Si imparerà poi che l’interconnessione tra i popoli del mondo è presente a molti livelli e non solo come fenomeno dovuto alla globalizzazione ma che già l’homo sapiens è migrato nei secoli e ha popolato tutto il globo.

Attraverso il gioco il percorso poi prova spiegare in maniera molto semplificata il sistema economico globale e come la povertà porta l’uomo a spostarsi dalla propria casa alla ricerca di condizioni di vita migliori e le difficoltà che si incontrano in questo viaggio, soprattutto nell’incontro con culture diverse dalla nostra. Il percorso ci porterà poi ad un’esperienza di conoscenza con gli alunni di una classe della scuola Lugarawa in Tanzania sperimentando in prima persona l’incontro con una cultura lontana.

Mappa concettuale 

FASE

DOMANDA GUIDA

ATTIVITÀ

MATERIALE

TEMPO 

RICHIESTO

INGAGGIO

Qual è la storia della mia famiglia?

Attività 1: 

Da dove viene la mia famiglia? 

Indicazioni per l’insegnante e mappa migratoria da far avere ai partecipanti.

(a casa)

Chi è il migrante? Quali pregiudizi abbiamo?

Attività 2: 

“Chi è il migrante?” 

“Tutti siamo potenziali migranti.” 

Immagini e relative storie da leggere.

30/40 minuti

Accetti la sfida di approfondire?

Attività 56: Patto formativo e definizione delle regole.

/

10 minuti

SCOPERTA

Da dove arrivano le nostre famiglie?

Attività 6: 

La mia classe ha una storia migratoria.

Albero migratorio di Scuole Migranti, planisfero (Italia, Lombardia, mondo), pennarelli indelebili.

30/40 minuti

Qual è la storia migratoria italiana?

Chi sono i migranti?

Attività 7: 

Il cittadino nordamericano.

Cartelli dei 6 continenti, scotch, scheda del cittadino americano in 26 punti.

15 minuti

Attività 8: 

Italia paese 

di migranti.

Materiale per linea del tempo (traccia, vestiti, oggetti, cartelli con date e continenti).

20/30 minuti

L’uomo è sempre stato un animale stanziale?

Attività 9: 

Le specie Homo e l’evoluzione.

Cartelli dei 6 continenti.

Carte delle specie umane.

Fumetto Harari “Homo sapiens”.

20 minuti

DECOSTRUZIONE

Come funzionano i rapporti nord-sud del mondo? 

Quali sono le dinamiche di potere? 

Quali disuguaglianze generano? 

Perché si migra?

Questo modello funziona? 

Attività 12: 

Gioco delle scatoline.

Colori per segnare le squadre, carta bianca da riciclo per la prova scatola, carte paese, carte risorse, fogli produzione paese (per appunti), 5 penne, carta bianca e colorata per le scatole.

15 minuti preparazione

15 minuti 

spiegazione regole

45 minuti gioco

15 minuti 

debriefing

Come ci si sente 

da straniero?

Attività13: 

Paese giallo – paese blu.

Schede paese giallo e paese blu, lavagna/foglio per paese blu.

30/40 minuti (tra spiegazione e gioco)

Siamo poi così diversi?

Attività 14: 

In una notte di temporale.

Eventuali immagini da proiettare e schede per i “finali”.

45/50 minuti

Esistono esempi virtuosi che promuovono un dialogo alla pari e autentico tra nord 

e sud del mondo?

Testimonianza dell’esperienza di Lugarawa.

Video del progetto Lugarawa.

10 minuti

NUOVO CONTESTO

È possibile riequilibrare i disequilibri?

Attività 19: 

Racconto della scuola di Lugarawa.

Lettera dei bambini e presentazione giornata e scuola di Lugarawa.

20 minuti

FUTURO

E adesso mettiamoci al lavoro!

Attività 20:

Un nuovo vocabolario. 

I termini corretti da utilizzare.

Schede con termini e definizioni, scotch di carta, cartellone.

30/40 minuti

Momenti di esplorazione/immaginazione.

Che cosa vorresti dire a un bambino che va a scuola così lontano? 

Che cosa gli vorresti presentare? 

Che cosa vorresti che lui ti presentasse?

Scriviamo una lettera ai bambini di Lugarawa!

1 ora

Percorso n. 2: Lontani ma vicini. Migrazione e interazione culturale

Presentazione

Chi è uno straniero e cosa ha a che fare con me? Cosa spinge qualcuno a lasciare la propria casa e migrare? Come possiamo convivere se veniamo da esperienze, culture, mondi diversi?

In questo percorso desideriamo approfondire il concetto di migrazione e interazione, a partire da quanto i ragazzi conoscono e sperimentano quotidianamente.

Prendendo spunto dalle prime impressioni di ciascuno, desideriamo andare a fondo di pregiudizi e preconcetti per svelare quanto il tema ci tocchi da vicino e condizioni i nostri comportamenti ogni giorno. Proveremo ad assumere un punto di vista diverso, mettendoci nei panni di chi arriva per la prima volta in Italia e cerca di inserirsi nella nostra società, sperimentando molto spesso la difficoltà comunicativa e l’esclusione.

Parleremo di accoglienza e dei diversi modi di intendere l’integrazione, di assimilazione, multiculturalità e interculturalità. Avremo modo confrontarci con persone che hanno fatto esperienza diretta della migrazione, con testimonianze di chi ha accolto e di chi è stato accolto, per dare la possibilità ai ragazzi di guardare alla migrazione con occhi diversi.

Mappa concettuale

FASE

DOMANDA GUIDA

ATTIVITÀ

MATERIALE

TEMPO 

RICHIESTO

INGAGGIO

Chi siamo?                     

Attività 3: 

Gioco dei bicchierini.

Carta del mondo, bicchierini o post-it.

30 minuti

Cosa ti ricorda la parola migrazione?

Attività 4: Brainstorming con post-it colorati.

Cartellone, penne, pennarelli e post-it.

30 minuti

Quanto ti tocca questo argomento?

Attività 5: 

Il Termometro.

Termometro gigante.

20 minuti

Vuoi provare a capire perché ti riguarda?

Patto formativo 

(si annuncia scrivendo quello che si vuole fare durante gli incontri – con slogan – e si stipula un patto: noi ci fermiamo se ci dite che non vi piace ma tutti partecipate).

Cartellone o lavagna.

15 minuti

SCOPERTA

Di una persona che non conosci cosa ti interesserebbe sapere per affidargli qualcosa di tuo?

Attività 10: 

Una bici da prestare: gioco di ruolo in cui si sceglie a chi affidare la propria bicicletta.

Vestiti per mascherarsi 

e schede personaggi.

30 minuti

Chi è lo straniero?

Attività 11: Identikit dello straniero.

Cartellone con immagine straniero e pennarello.

20 minuti

DECOSTRUZIONE

Perché uno lascia casa sua?

Attività 15: 

Il muratore: ogni gruppo costruisce una casa avendo a disposizione risorse diverse per tipologia e numero.

Strumenti per costruzione: fogli, legnetti, colla ecc.

40 minuti

Cosa significa essere in un Paese straniero?

Attività 16: Gioco tribù: si affronta la difficoltà comunicativa veicolando un messaggio e utilizzando linguaggi diversi.

Cartellone e pennarelli.

Frasi da comunicare.

30 minuti

Cosa significa accogliere qualcuno?

Attività 17: 

Pa-ro-le: si sperimenta l’esclusione cercando di abbinare la propria sillaba con quelle degli altri per formare nuove parole. 

Foglietti con sillabe 

per ciascuno.

Musica.

20 minuti gioco

+ 

10 minuti restituzione

Integrazione e interazione. 

Che differenza c’è?

Attività 18: Integrazione e interazione.

Breve video introduttivo per stimolare la discussione.

30 minuti

NUOVO CONTESTO

Conosci i progetti di accoglienza?

Testimonianza diretta di famiglie o comunità che accolgono.

Testimonianza di chi è stato accolto.

 

30 minuti

30 minuti

Contaminato è bello?

Video che mostra esperienze positive di contaminazione.

Materiale per proiezione (ad es. cartoni morti stranieri).

10 minuti

FUTURO

Proviamo anche noi?

Attività 21: 

Gioco dei colori/sapori: mixando colori o ingredienti diversi si disegna/cucina meglio.

Tempere e fogli.

Ingredienti.

20 minuti

Che ne pensi ora?

Post-it di restituzione.

Post-it.

40 minuti

Siamo tutti parte di un intero!

Attività 22: 

Tutti parte 

di un intero.

Puzzle del planisfero utilizzato per l’attività introduttiva.

10 minuti

Percorso n. 3: Riscaldamento globale e stili di vita

Presentazione

A partire dai concetti di sostenibilità ambientale e di riscaldamento globale, il percorso laboratoriale offre momenti esperienziali e attività riflessive di approfondimento; le proposte vanno dal globale al locale e utilizzano un approccio narrativo, coinvolgente e interrogante, anche attraverso l’attivazione del corpo, la scoperta dello spazio e diversi momenti di confronto tra pari. Le attività utilizzano alternativamente metodologie induttive e deduttive, oltre che sguardi diacronici e sincronici.

Più nello specifico, il percorso propone un affondo in merito al concetto di sostenibilità come inteso nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, andando a indagarne caratteristiche, cause ed effetti a partire da ciò che i partecipanti già conoscono. Si mettono a fuoco gli stili di vita occidentali e il concetto di impronta ecologica, con una particolare attenzione al tema velocità-lentezza e a come esso impatti nel determinare la propria impronta ecologica. Il tema della biodiversità viene posto in diretta relazione con quello di sostenibilità, mentre la finitezza delle risorse del pianeta è ricondotta alle azioni concrete che individuo e società possono mettere in atto per promuovere condotte sostenibili e circolari. La presentazione di testimonianze ed esempi virtuosi permette, infine, di attivarsi come classe e di proporsi alcuni piccoli ma significativi buoni propositi.

Mappa concettuale

FASE

DOMANDA GUIDA

ATTIVITÀ

MATERIALE

TEMPO 

RICHIESTO

INGAGGIO

Che cosa significa sostenibilità?

Attività 23: Sostenibilità, parlano le immagini.

Immagini sulla sostenibilità + materiale per la musica.

30/40 minuti

Che cosa significa riscaldamento globale?

Accetti la sfida di approfondire?

Patto formativo 

e definizione regole.

 

10 minuti

SOPERTA

Quali sono le cause del riscaldamento globale?

Come sono collegati cause ed effetti?

Attività 24: 

Chi scalda 

il nostro pianeta?

  

Schede/ immagini di cause ed effetti.

1 ora

Quali sono le conseguenze del riscaldamento globale?

Attività 25: 

Bio che?

Carte da gioco, scotch di carta, musica.

40 minuti

Quanto sono sostenibili i miei stili di vita?

Attività 26: 

La nostra impronta ecologica.

Percorso stampato, carte risposte.

circa 1 ora

DECOSTRUZIONE

Quali stili di vita che metto in atto sono dannosi?

Attività 27: 

Un mondo di plastica.

Una bilancia 

per pesare i rifiuti.

20 minuti

Attività 28: 

Celo, celo, manca…

Elenchi dei giochi.

30 minuti

Quanto consumiamo rispetto alle risorse disponibili?

Attività 29: 

La Terra 

ci è data in prestito dai nostri figli.

Pennarelli

fogli da colorare 

+

eventuale musica 

di sottofondo per quando colorano.

1 ora

NUOVO CONTESTO

Quali esempi virtuosi di sostenibilità esistono?

Racconti di esempi virtuosi:

Greta Thumberg e Fridays for Future, cintura degli alberi posta ad argine della desertificazione, chiusura del buco dell’ozono per adozione di misure specifiche, Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.

Eventuale proiezione di fotografie corrispondenti.

30 minuti

Quali esempi virtuosi esistono 

sul territorio?

Uscita in una fattoria didattica (attività a scelta e integrativa).

Disponibilità genitori ad accompagnare.

2 ore

FUTURO

E adesso mettiamoci al lavoro!

Quali azioni sostenibili posso mettere in pratica?

Attività 30: 

Semi di futuro. 

Biglietti piantabili.

20 minuti

Attività 31: 

Buoni propositi di classe.

Cartellone, bulbi.

40 minuti

Percorso n. 4: Educazione aperta in spazi aperti

Presentazione

“Affonda le radici in ciò che sei e cambia il mondo con ciò che fai”  Marcella Danon

“Nessuno al mondo è felice se non gli esseri che godono liberi di un vasto orizzonte” Henry David Thoreau

“Itaca ti ha dato il bel viaggio, senza di lei mai ti saresti messo in viaggio: che cos’altro ti aspetti?” Kostantinos Kavafis

Il percorso propone un viaggio alla riscoperta del legame intimo tra uomo e natura, che possa favorire lo sviluppo di una coscienza ecologica, intesa come consapevolezza di essere parte attiva dell’ambiente che abitiamo.

Partendo da un ascolto attento e personale del dialogo tra il proprio corpo e le proprie emozioni, il percorso continua con un’esplorazione del territorio locale per arrivare ad un’esperienza di immersione nel selvatico.

Questa proposta vuole essere un’occasione per riappropriarsi degli spazi che ci circondano, promuovendo azioni finalizzate alla valorizzazione e al miglioramento del contesto di vita.

Lo scopo delle attività è quello di offrire esperienze significative per apprendere il concreto prendersi cura di sé stessi, degli altri e dell’ambiente, per allargare il proprio orizzonte sognando il mondo come sarà.

L’augurio che facciamo a chi intraprende questo percorso è quello di vivere un viaggio lungo e ricco che non si esaurisca con questa proposta, ma che continui ad alimentare un desiderio di riconnessione con la natura.

Mappa concettuale 

FASE

DOMANDA GUIDA

ATTIVITÀ

MATERIALE

TEMPO 

RICHIESTO

INGAGGIO

Siete pronti ad accettare la sfida?

Attività 32: 

Accettate la sfida?

Carta e busta.

Aula o spazio all’aperto. Eventualmente cassa per musica.

15 minuti

Come il nostro corpo abita lo spazio? 

Com’è il nostro sguardo nei confronti del mondo che abitiamo?

Attività 33: 

Si parte! Giochi ispirati al training teatrale. 

Foulards.

Cassa per riprodurre musica.

Fogli e pennarelli.

1h e 30 minuti

SCOPERTA

Quali emozioni provi guardando queste immagini?

Attività 38: 

Cosa vedi? Brainstorming.

Proiettore o immagini cartacee, fogli, matite per scrivere.

30 minuti

Cosa trovi e cosa manca nel quartiere in cui abiti?

Attività 39: 

Caccia fotografica nel proprio quartiere.

Cellulari per le foto, stampante, cartellone per la mappa.

1 ora

DECOSTRUZIONE

Usciamo!

Costruiamo un’aula all’aperto?

Cosa desideri?

Attività 42: 

Aula aperta.

Carte, materiale naturale per provare a costruire l’aula all’aperto.

2 ore

NUOVO CONTESTO

Quali sono i vantaggi e i benefici dell’educazione all’aperto?

Attività 45: Documentiamoci.

Visione di un “documentario” che racconti le esperienze di educazione all’aperto per bambini dai 10 anni in su a scelta della maestra a seconda della conoscenza che ha dei ragazzi e delle ragazze.

“E’ meglio che tu pensi la tua” (RAI PLAY).

“Volare sulle foglie- un viaggio sull’educazione in Natura (You tube).

Scuole all’aperto, GEO-Rai 3, Michela Schenetti.

1 ora/ 1ora e mezza

FUTURO

Come sogni il quartiere in cui abiti?

Attività 48: 

Il quartiere che vorrei.

Materiale di riciclo, colla, carta di giornale, pennelli, cartoncini…

2 ore

Cosa ci portiamo a casa da questa esperienza?

Attività 49: Le strade percorse.

Riprendere la lettera presentata all’inizio del percorso e chiedere ai ragazzi di pensare ad una modalità di risposta per raccontare il percorso fatto.

Dispositivo per riprendere e computer oppure carta e penna oppure fotografie stampate.

2 ore

Percorso n. 5: Costruiamo comunità, un’alternativa possibile

Presentazione

Il percorso desidera provare ad accompagnare i ragazzi in un percorso di cittadinanza attiva attraverso la conoscenza, esplorazione e scoperta di alcune delle cosiddette “buone pratiche” che negli anni hanno dato forma alle diverse esperienze di mondo comunità e famiglia.

È stato pensato un percorso per i ragazzi nel desiderio di interrogarci e scoprire come sentirci comunità e vivere in comunità. È infatti questa una caratteristica fondante della vita comunitaria che può interpellare e interrogare i ragazzi di oggi, come un trampolino di lancio per provare a costruire nella vita e nella realtà qualcosa di nuovo.

Il cuore e centro del percorso sarà una testimonianza, ma prima e dopo sono state pensate attività, laboratori e giochi che permettano ai ragazzi di interrogarsi, di scoprire la realtà intorno a loro e di non dare nulla per scontato. Allo stesso tempo, queste attività permettono ai ragazzi di fare comunità nella realtà che li circonda: la loro classe e il quartiere in cui vivono.

Diverse sono le modalità degli incontri: alcuni giochi, alcuni momenti di riflessione e di attività pratiche per poter così davvero includere tutti nel percorso educativo.

Mappa concettuale 

FASE

DOMANDA GUIDA

ATTIVITÀ

MATERIALE

TEMPO 

RICHIESTO

INGAGGIO

Noi siamo comunità?

Attività 34: 

Ragnatela.

3/4 gomitoli di lana

30 minuti

Attività 35: 

Porcospini: insieme è meglio.

Stecchini di legno da spiedini (uno per ciascun  ragazzo

45 minuti

Attività 36: 

Punti di vista diversi.

Immagini

45 minuti

SCOPERTA

Cosa c’è 

intorno a noi?

Attività 40: 

Mappa del quartiere / fase 1

(luoghi sicuri – luoghi critici).

Più copie della mappa del quartiere (una ogni 3/4 ragazzi)

2 ore

DECOSTRUZIONE

Un’alternativa 

è possibile?

Attività 43: 

Il consiglio comunale.

Schede con domande ruoli.

Eventualmente carte ruolo.

2 ore

NUOVO CONTESTO

Come la costruiamo?

Attività 46: Testimonianza 

e attività scala.

Video o incontro in presenza.

Cordino, pioli scala, pennarelli indelebili.

2 ore

FUTURO

Io come singolo cosa posso / mi impegno a fare?

E come classe? Scuola?

Attività 50: 

Mappa del quartiere (fase 2).

Come classe: costruire la mappa del quartiere,  scelta di un luogo da cambiare o premiare e progetto.

Mappa quartiere grande.

Scheda luogo accogliente.

Scheda luogo da cambiare.

Cancelleria, cartoncini. 

2 ore

Percorso n. 6: Territorio e cittadinanza attiva

Presentazione

Il percorso ha l’obiettivo di sostenere i sentimenti di cura, attenzione e meraviglia nei confronti del proprio territorio. Le competenze di cittadinanza attiva vengono qui promosse attraverso la presa in carico graduale del luogo nel quale si vive, spesso attraversato quotidianamente in modo impersonale e senza un’effettiva consapevolezza. La cura del contesto locale viene incentivata attraverso metodologie che privilegiano attività outdoor, ma che non hanno lo scopo di risolversi in atteggiamenti romantici e di sovraccarico sulle responsabilità del singolo, bensì propongono l’educazione politica come strategia collettiva per trasformare, migliorandolo, il proprio territorio. Riteniamo che le competenze di cittadinanza globale abbiano bisogno di particolari appropriazioni a livello locale, e che una diretta conseguenza della presa in carico del proprio contesto di vita sia la messa in atto di atteggiamenti sostenibili, circolari e solidali, oltre che una postura attenta ed esigente come cittadini.

Mappa concettuale 

FASE

DOMANDA GUIDA

ATTIVITÀ

MATERIALE

TEMPO 

RICHIESTO

INGAGGIO

Che cos’è una città? 

Chi decide come deve essere (o dovrebbe essere) una città?

Attività 37: 

Storie di città.

Lettura di una storia e ingaggio attivo nelle risposte, con simulazione di voto.

Libro da leggere + Lim o disponibilità di una lavagna.

1 ora e 40 minuti

SCOPERTA

Com’è il mondo 

che ci circonda?

Attività 41: 

Disegniamo le nostre mappe! Attività di mappatura del proprio contesto

Immagini stampate, scotch di carta, colori.

2 ore

DECOSTRUZIONE

Le attività proposte in questa fase sono alternative l’una all’altra

Quanto ci prendiamo cura del mondo che ci circonda?

Attività 44: 

Esploratori di spazi quotidiani. 

Attività outdoor di scoperta degli spazi esterni alla scuola.

taccuini (uno per gruppo)

cartoncini, forbici, matita per fare i buchi e cordino per appenderle al collo.

Qualche macchina fotografica vera.

2 ore

Come funzionano 

i Consigli Comunali?

Chi porta le esigenze di 

bambini e ragazzi?

Attività 43: 

Il consiglio comunale.

Storia della situazione iniziale.

Ruoli (se a disposizione: carte ruoli).

2 ore

NUOVO CONTESTO

Possiamo prenderci cura e trasformare il mondo che ci circonda?

Attività 47: 

“Gioco del cittadino attivo: anche io posso migliorare il mondo!

Immagini stampate, carta da lucido, scotch di carta per fissare il lucido all’immagine.

2 ore

FUTURO

E adesso mettiamoci al lavoro! 

Che cosa possiamo fare, concretamente, come gruppo-classe?

Attività 51:

Dar voce agli angoli della città – Scrivere lettere da parte degli spazi della città”

Libro “Storia di una matita” + musica.

110 minuti

Attività 52: 

Lettera al Sindaco da parte della classe – Scriviamo le nostre richieste

Carta e penna.

30/40 minuti

Percorso n. 7: Dentro al conflitto

Presentazione

Quando si pensa alla nonviolenza facilmente si attribuisce un sinonimo: pace!

Con tutte le sue sfaccettature… pace nel mondo, far pace tra amici, “lasciatemi vivere in pace” …

E certo questa pace è un sogno ma non un dato di fatto, nemmeno tra i più giovani che si trovano a dover convivere spazi, tempi ed emozioni con coetanei ed adulti che a volte proprio “non capiscono”!!

Quello che ci proponiamo è stimolare il ragazzo alla ricerca, non fornendo risposte ma provocando domande: Cosa porta 2 paesi o 2 persone a non essere in pace? È giusto il conflitto e da cosa è provocato (diversità e individualità)? Quali soluzione al conflitto (aggressività, timore e fuga… c’è un altro modo più creativo?)? La comunicazione e la conoscenza che ruolo hanno?

Stimolando queste riflessioni l’intento è di fornire ai ragazzi le informazioni necessarie e utili per decidere successivamente e liberamente quali atteggiamenti adottare e quali strade seguire di fronte ad un conflitto. Opereremo attraverso il dialogo, la discussione che andremo a stimolare con domande, immagini, esperienze e tecniche interattive e partecipative (giochi, simulazioni, testimonianze…).

Mappa concettuale 

FASE

DOMANDA GUIDA

ATTIVITÀ

MATERIALE

TEMPO 

RICHIESTO

INGAGGIO

Chi siamo?

Attività 53: 

L’ospite d’onore.

Pallina da tennis (bottiglia).

20 minuti

Chi osserva? Attività che viene ripetuta ad ogni incontro

Attività 54: 

Chi fa cosa

Scelta di 3 persone diverse che ad ogni incontro fanno da osservatori (anche il docente se si offre). 

Cartelletta con foglio per osservazioni (C’è un leader? Qualcuno che non partecipa? Qualcuno che non viene considerato?)

5 minuti

Cosa sai di conflitto? (Perché nasce?)

Attività 55: 

Brainstorming.

Cartellone con la scritta “Conflitto” e pennarello.

20 minuti

In questi incontri cercheremo di capire meglio perché le persone entrano  in conflitto e quali modi esistono per trovare delle soluzioni e risolverli… ci state?

Attività 56: 

Patto formativo:

noi ci fermiamo se ci dite che non vi piace ma  partecipate tutti.

Cartellone o

lavagna.

15 minuti

SCOPERTA

Quali tipi di conflitto ti sono vicini?

Attività 57:  Un conflitto di valore.

n. contenitori con ambiti da definire insieme (dal brainstorming) e tappi di bottiglia.

20 minuti

Quali sono le caratteristiche di due persone che litigano?

Attività 58: Identikit.

Foglietti e penne.

15 minuti

Attività 59: La sedia è mia.

Sedia

Foglietti con I ruoli.

30 minuti

DECOSTRUZIONE

Come si arriva a voler litigare?

(Nessuno è davvero cattivo)

Attività 60: Ciak si gira.

Schede personaggi.

1 ora

Esiste un modo per litigare bene?

Attività 61: 10 buone prassi per un conflitto non violento.

Cartellone o lavagna.

20 minuti

NUOVO CONTESTO

Ci sono dei personaggi non violenti/pacifisti che conosci (anche di fantasia)?

Attività 62: Testimonianza. Visione di esperienze riuscite.

Materiale per video (pc, proiettore, lim…).

1 ora

Si parla di non violenza se…(vedi materiale dispense

Discussione libera.

 

30 min

FUTURO

Troviamo un modo anche noi per essere guerrieri non violenti

Sei davvero capace di ascoltare cosa ti dice l’altro? E Sai dare un’informazione senza giudicare? Sai riportare senza aggiungere i tuoi commenti?

Attività 63: La ruota dell’ascolto.

Sedie, fogli e penne.

20 minuti

Attività 64: Smile

La nostra caratteristica che ci porta al conflitto.

Smile e fili.

15 minuti