Quarto Quaderno di Vita, 2024
Ogni accoglienza, si sa, è un’esperienza umana di grande complessità, ancor di più se i protagonisti sono diversi e distanti da molti punti di vista: bisogni, interessi, condizioni esistenziali, valori di riferimento, background culturale, età e altro ancora.
Diversità e distanza non impediscono però, come vedremo nel corso del racconto, che si possa verificare un incontro autentico e profondo, fatto di condivisione, sostegno, confronto, affetto e stima reciproca. Certo, non mancano i problemi, le incomprensioni, i fraintendimenti, le difficoltà, gli errori, gli inciampi. Tanto quanto i tentativi (più o meno riusciti) di superarli, di chiarire, di andare oltre, di crescere insieme. Ogni percorso, come ogni relazione fra esseri umani, è unico e irripetibile e sono molte le variabili che entrano in gioco, a livello personale, famigliare, comunitario e territoriale.
L’idea alla base di questo Quaderno di Vita è rendere conto di questa intensità “facendo parlare” alcune esperienze di accoglienza in famiglia, senza necessariamente ridurle ad una unica voce né, tantomeno, volerle ricondurre ad un modello unico e uniformante.
Il documento è stato presentato nella serata sull’accoglienza da Teresa Soldini e Ennio Ripamonti il 29 maggio 2024 a Villapizzone in seguito allo spettacolo “Nel mare ci sono i coccodrilli” realizzato da Christian Di Domenico.