Le radici
Mcf viene costituita nel giugno 2003 per “promuovere e accompagnare esperienze di comunicazione, sperimentazione, riflessione e sintesi, tra le varie realtà che si ispirano e si interessano all’originaria ed originale esperienza della Comunità di Villapizzone di Milano i cui valori sono a fondamento” come recita lo statuto.
Nella realtà Mcf esisteva già, nata di fatto in forma spontanea proprio per l’aggregarsi e il riunirsi di persone e famiglie coinvolte o anche solo interessate alle numerose esperienze avviate guardando alla comunità di Villapizzone e alla strada che tale esperienza aveva aperto dal 1978.
Già l’esperienza della comunità di Villapizzone era nata senza una progettazione previa, nella precarietà della ricerca di persone e famiglie (Bruno ed Enrica Volpi, Massimo e Danila Nicolai) e una piccola comunità di padri gesuiti), che nel vicinato e con il sostegno reciproco personale volevano trovare per le loro famiglie un modo di vivere in cui apertura, solidarietà, accoglienza e condivisione fossero alla base e quotidiani. Questo orizzonte di ricerca aveva un’altra base fondamentale, la diversità dei protagonisti: famiglie, padri gesuiti e persone che per vari motivi vivevano nelle famiglie (volontari, obiettori, ma anche persone che, semplicemente, avevano bisogno di famiglia).
Nel 1988 nasce a Milano, sulla spinta di amici della comunità l’Associazione Comunità e Famiglia Acf), associazione regionale di volontariato, con lo scopo di sostenere concretamente l’esperienza di Villapizzone e l’eventuale nascita di altre esperienze analoghe. I volontari di Acf negli anni si sono prodigati nello svolgimento di un servizio fondamentale: porsi fra le famiglie che desideravano sperimentarsi in una esperienza di comunità e i proprietari degli spazi abitativi. Nel corso degli anni sono state costituite le ACF regionali di Piemonte, Veneto, Trentino, Toscana, Lazio, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Sicilia che svolgono lo stesso servizio nei loro territori.
Nel 1995 nasce la seconda comunità a Castellazzo di Basiano (Mi) e poi dal 1997 altre comunità in Lombardia, nel 1998 la prima comunità in Toscana, nel 2000 in Piemonte, nel 2006 in Emilia, in Friuli Venezia Giulia, poi in Trentino, in Veneto, in Lazio,…
L’avviamento delle singole comunità è basato da sempre sull’autopromozione; gli amici, i sostenitori e l’Acf sono di supporto ma i protagonisti dell’esperienza dal nascere sono le famiglie e le persone coinvolte.
Comunità famigliari o condomini solidali? E’ la domanda che ci accompagna da sempre e che decidiamo nel tempo di tenere aperta utilizzando i due termini proprio per tenere insieme i due aspetti: condivisione profonda nella sovranità di ogni famiglia.
Nel 1997 Acf partecipa a un bando della Regione Lombardia con un progetto dal titolo “Organizzazione al servizio delle famiglie” che viene approvato e finanziato dalla Regione stessa e che apre all’esterno, a chi non conosce direttamente l’esperienza.
Infatti nel 1998 per rispondere a tanti che si avvicinano, nascono i gruppi di condivisione (una decina sparsi in alta Italia) composti da famiglie e persone che si incontrano per accompagnarsi nella vita utilizzando il metodo della condivisione. L’esperienza cresce e si diffonde fino ad oggi.
Nel 1998 nasce a Milano l’esperienza della comunità territoriale “Il Sicomoro”, famiglie che pur restando nelle proprie abitazioni avviano un percorso di vicinato solidale, accoglienza e condivisione. Nel 2002 a Fidenza (PR) nasce un’esperienza analoga, “Camminando”.
Sempre nel 1998 sulla spinta di Acf e del suo fondatore Bruno Volpi nasce “I Care … mi prendo cura”, una fondazione a base associativa che ha lo scopo di favorire le attività di associazioni e cooperative garantendone la sovranità e la responsabilità economica e progettuale e di conservare il patrimonio delle stesse. La Fondazione, inoltre, persegue scopi culturali e formativi in un’ottica di carità come stile di vita senza scadere nell’assistenzialismo, filosofia che fin dalle origini trae ispirazione dall’esperienza di Villapizzone prima e, successivamente, dall’Associazione Comunità e Famiglia.
La rivista trimestrale Progetto Insieme viene fondata nel 1999 dal giornalino “Cò centro io?” di villapizzoniana memoria.
Nel 1999 nasce la Cooperativa “Di Mano In Mano”, per proseguire in modo autonomo l’esperienza lavorativa maturata in vent’anni nelle comunità di Villapizzone e Castellazzo. Anche la Cooperativa è sovrana e s’interseca con le altre entità in modo autonomo e autosufficiente. La sfida è anche conciliare i valori di solidarietà e accoglienza con i vincoli del mondo del lavoro attuale.
Dal 2003
Dall’atto costitutivo di Mcf del 2003, i soci hanno cercato di capire come realizzare la mission per la quale l’associazione era nata, come dare ordine senza strutturare e gerarchizzare un’esperienza con basi estremamente solide nel quotidiano e proiettate molto in alto nella riflessione.
Ben presto ci rendiamo conto della necessità di una riflessione a partire dall’ascolto e con l’occhio attento alle esperienze avviate e in avviamento.
Nel 2005 facevano parte dell’Associazione circa 20 comunità di famiglie, quasi 40 gruppi di condivisione ed un buon numero di gruppi di lavoro (gruppi che si incontrano a fronte di una concreta possibilità abitativa), diffusi in differenti regioni. Per poter favorire lo sviluppo ed il sostegno alle diverse realtà e per meglio promuovere il coordinato conseguimento delle finalità associative nei diversi territori, vengono pensati i NODI. Rappresentando il luogo in cui la dimensione associativa è vissuta ed organizzata territorialmente il nodo è luogo di confronto fra le diverse esperienze associative e di promozione di nuove realtà. L’attività di ciascun nodo è coordinata da un gruppo a cui partecipano i referenti delle comunità, dei gruppi di condivisione, dei gruppi di lavoro e delle realtà lavorative di quel territorio. Attualmente sul territorio nazionale sono presenti 12 nodi.
Gli anni tra il 2006 ed il 2013, sono stati dedicati prevalentemente al sostegno ed all’accompagnamento delle numerose realtà (comunità, gruppi di condivisione, Associazioni Comunità e Famiglia regionali) che nel frattempo sono nate e si sono strutturate. Molto tempo ed energia è stato, inoltre, destinato alla raccolta, custodia e trasmissione dell’esperienza maturata, attraverso la preparazione e la revisione di numerosi documenti e testimonianze necessari per cominciare a fare chiarezza, definire e promuovere quanto capito e vissuto (libretto Buone Pratiche, Quaderno “condivisione strumento per il benessere, Miniguida sulla comunità, Miniguida sull’economia, Bilancio Sociale, 3° edizione de “L’alternativa possibile”, ecc.). Il culmine di questo lavoro, che è stato soprattutto un lavoro culturale, è stato raggiunto nel corso del 2012 con la revisione del vecchio statuto e la conseguente minuziosa e paziente redazione del nuovo statuto, eccellente strumento di cammino e vera e propria memoria e guida della nostra esperienza.
Da queste brevi note si coglie come Mcf sia nata da una necessità impellente: dare un luogo di incontro, un’associazione a cui partecipare a tutte le realtà e le persone che negli anni erano state richiamate dalla ricerca di condivisione, apertura e accoglienza. Un’associazione che potesse anche essere una porta aperta per quanti nel futuro sarebbero arrivati richiamati da bisogni e desideri analoghi.
L’anno 2014 ha visto l’avvio del Percorso di Sichem, un cammino ed un tempo di riflessione e di racconto necessario per capire cosa l’Associazione e gli associati dicono di se stessi adesso, quasi 40 anni dopo l’avvio dell’esperienza di Villapizzone. Il percorso vuole individuare e custodire il cuore dell’esperienza associativa, il “nocciolo” che in questi decenni ha permesso la crescita delle esperienze associative e l’avvicinamento di numerose persone, cercando di definire le tracce di una nuova narrazione che permetta di vivere il cambiamento e le trasformazioni, rimanendo fedeli al cammino fatto ed alle radici. Il percorso di Sichem si sviluppa in 5 gruppi di lavoro: Quaderni di vita – storie di vita e riflessioni attorno al «nocciolo» da raccontare in un libro condiviso; Formazione caminante – strumenti dinamici e germinanti per mantenere e trasmettere il «profumo»; Gioco di squadra – la cura delle relazioni tra le varie realtà associative per un modello di “governance senza governanti”; Lavoro – individuazione, consapevolezza e promozione delle buone pratiche nelle realtà lavorative associative e negli stili lavorativi; Comunicazione – cosa raccontiamo di noi, a chi? Buoni strumenti per una buona comunicazione interna ed esterna.
L’anno 2015 ha segnato un forte passaggio per l’Associazione. L’assunzione di due figure professionali part-time, rappresenta, infatti, un cambiamento, pensato per dare più energia e risorse alle attività a servizio della promozione delle finalità e degli scopi associativi ed a supporto delle esperienze esistenti o in avviamento. L’ampliamento delle risorse umane della segreteria ha, inoltre, permesso di sviluppare le attività promosse dal Consiglio Generale, consentendo ai membri del Comitato di Servizio di svolgere un maggiore supporto alle realtà territoriali, anche attraverso numerose visite ed incontri. Questa maggior presenza e scambio ha consentito un reale passaggio di conoscenze e competenze, rinsaldando la fitta rete di relazioni che è alla base della nostra associazione
Nel corso del 2016, la nostra associazione, avendo sede in almeno 20 province e 5 regioni, con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Direzione Generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese, è stata iscritta, con numero 199, al registro nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale, legge 383/2000,
In questi anni ci siamo coinvolti in molti percorsi di riflessione resi possibili anche grazie a progetti attuati a partire da bandi regionali o nazionali. Alcuni esempi:
– 2006-2007 “Maggiorenni per davvero” Bando Regione Lombardia. Questo progetto ci permette di fare un percorso di riflessione e comprensione sulla nostra realtà e sul suo sviluppo, arrivando a ipotizzare per la prima volta la organizzazione territoriale in Nodi, stilare il primo Bilancio Sociale e mettere le basi per il documento sulle Buone Pratiche.
– nel 2006 insieme ad Acf e ad I Care, Mcf partecipa al bando della Provincia di Milano CITTÀ DI CITTÀ presentando un progetto abitativo solidale (Limbiate) ed uno di “buone pratiche abitative” (Cesano Maderno, Castellazzo, Villapizone, Bruzzano).
Agosto 2011- agosto 2013: “Ali per la famiglia: alleanza e solidarietà”. Progetto nazionale finanziato dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Settembre 2015 – settembre 2016 “Semi di comunità” progetto nazionale volto a promuovere le risorse, le competenze e le reti associative territoriali presenti nelle realtà associative di Palermo, Roma, Brugine (PD), Brugherio (MI) e Limbiate (MB), finanziato dal Ministero del Lav. e delle Pol. Soc. legge 383 annualità 2014.
Tra il 2017 e il 2019 abbiamo realizzato il progetto “Social-housenet”, approvato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale, in partnership con Fondazione Politecnico di Milano, Cooperativa Sociale Focus e Polidesign di Milano, coinvolgerà 7 comunità di famiglie in 5 differenti regioni e circa 150 giovani. Gli ultimi progetti realizzati e in corso sono disponibili qui.
Fin dalla nascita del periodico “Progetto insieme” abbiamo cercato di curare la comunicazione interna e la buona contaminazione verso l’esterno attraverso il sito, creato nel 2005 e riaggiornato anche nella sua veste grafica ad inizio 2017; la “ bacheca” cioè la nostra news letter e la pagina Facebook, sempre attenti a porre l’accento sui contenuti e sulla responsabilità di essere chiamati a raccontare e testimoniare quello che abbiamo vissuto e compreso. Vivi, rifletti e racconta, resta sempre uno degli slogan del nostro mondo associativo.
Il 16 settembre 2017 è tornato al Padre Bruno Volpi. Lo sentiamo ancora vicino nel cammino di tutti i giorni con le sue parole: “Non raccontate quello che fate, ma quello che avete capito facendolo e siate genti in movimento capace di porsi domande e di restituire al mondo il dono ricevuto “. Abbiamo raccolto il nostro grazie in questo video. Le chiacchierate fatte negli ultimi anni con Bruno ed Enrica sono state scritte in forma di dialoghi e vengono rese disponibili in questa sezione.
A dicembre 2023 Mondo di Comunità e Famiglia conta di 36 esperienze di comunità di famiglie o condomini solidali, 28 gruppi di condivisione, oltre 20 esperienze lavorative, 9 associazioni di Volontariato regionali (ACF) e più di 1000 amici che in tutta Italia fanno il tifo con noi!