Vai al contenuto

Un’assemblea con tutte le stagioni

    Gemme primaverili, frizzante temperatura da tardo inverno, calore umano e setacci come in piena estate, profumi e colori (di cibo, cartelloni e bimbi) intensi come in autunno: non ci siam proprio fatti mancare nulla in questa assemblea in versione scampagnata domenicale!

    E’ stato un tempo intenso, di adempimenti burocratici anche, ma incarnati in uno stile di relazione e partecipazione, corresponsabilità e passione.
    Un tempo per stare: ad ascoltare numeri faticosi ed esperienze rigeneranti; ad interrogarci su come continuare ad accogliere e seminare pace in questo inverno sociopolitico. Ma anche stare in Condivisione: dei conti, dei debiti, delle responsabilità, come delle parti più profonde di ciascuno e delle sfide che vogliamo raccogliere.
    Siamo stati capaci di stare seduti quasi tre ore anche perché ci siamo sentiti chiamati a continuare ad essere in movimento.
    Chiamati al risveglio: in cosa vogliamo farci scomodare oggi?
    Chiamati ad accompagnarci e a lasciarci accompagnare, nel senso più profondo e personale di questi termini, condividendo il pane, prendendoci cura di ciascuno, delle relazioni e dei conti, delle nostre comunità, dell’associazione e di tutta la galassia MCF.
    Chiamati ad essere profetici ma sostenibili, allargando l’orizzonte e aprendo il nostro cerchio, non solo perché ci serve, ma anche perché abbiamo una grande storia da raccontare e questo ci permette di camminare verso uno sviluppo umano integrale.
     
    Ci vuole sicuramente grande passione, ostinata fiducia e un pizzico di follia bambina per stare in equilibrio e muoversi su una galassia a geometria creativa, che poggia simultaneamente su ACF, MCF e I Care! … ma questo è possibile, anzi reale, se ci si pensa INSIEME!
     
    Gratitudine e profonda riconoscenza per i passi e il contributo di ciascuno sono le emozioni con cui sono arrivata a Villapizzone domenica mattina e che sono risuonate in modo corale; slancio “intergalattico”, fiducia e un pizzico di audacia sono il pane che porto a casa, in comunità, per ri-svegliarci e continuare il cammino.

    Emilia