Pasturo
Solo poco più di un anno fa, sulle pagine di un giornalino locale, avevamo scritto di un sogno, oltre che della possibilità di riaprire un angolo significativo di Pasturo (LC) come la casa di Antonia Pozzi, di proprietà della congregazione delle Suore del Preziosissimo Sangue di Monza con cui, nel tempo, si è costruito un rapporto molto collaborativo e di fiducia reciproca. Il tempo del Covid ha rallentato un po’ i tempi o forse, volendo trovarci anche un aspetto positivo, ne ha concessi quei tanti ulteriori per prendere una buona boccata di ossigeno, lanciare la rincorsa e…saltare. Ed è così che oggi, al civico 1 di via Manzoni a Pasturo il cancello può tornare ad aprirsi e chiudersi con una frequenza maggiore, con quattro famiglie che abitano ora il cortile e le stanze della storica dimora, ma ancor più scelgono di vivere la vicinanza e la prossimità come occasione di accoglienza, apertura e condivisione.
L’estate che ha preceduto e accompagnato il trasloco delle famiglie ci ha offerto l’opportunità di sperimentarci, aiutati anche da alcuni enti territoriali che hanno coordinato vari eventi, in alcuni luoghi particolari e caratteristici della Valsassina: laboratori per bambini, spettacoli teatrali, letture, brevi gite nei dintorni sono diventate così palestra per rendere vivo uno spazio e presentarci al territorio. Sono nate così collaborazioni e conoscenze che hanno certificato la bontà di un viaggio, e forse hanno anche “bene-detto” i primi passi della comunità di famiglie dell’associazione MCF.