Basiano (Milano): Comunità del Castellazzo

La comunità del Castellazzo è nata nel settembre 1994, prima “figlia “ dell’esperienza di Villapizzone.
Per rispondere ai sogni di un gruppo di giovani famiglie che desideravano riprodurre quello stile di vita comune che avevano conosciuto a Villapizzone, Bruno ed Enrica Volpi, con il sostegno di tutta la comunità di Villapizzone, avevano individuato in una cascina di Basiano il luogo dove far partire questa nuova avventura; la struttura si presentava come ideale per il progetto: una grande cascina circolare, con tutte le case che si affacciavano su un cortile centrale, e grandi spazi per pensare a saloni per aprire la comunità al territorio. Peccato che la cascina fosse totalmente inabitabile. Questo non ha fermato il sogno: il ”Pio Istituto pei Figli della Divina Provvidenza”, convinto della validità del progetto, ha acquistato e concesso in comodato gratuito per 30 anni la struttura, le famiglie (10 all’inizio), con il generoso sostegno della comunità di Villapizzone, di tanti amici e istituzioni , si sono impegnate in tre anni di cantiere per la ristrutturazione, e così è nata Castellazzo.
Dal 1994 ad oggi, tantissime vite si sono incrociate in questa bellissima cascina: tante famiglie che hanno condiviso e condividono la scelta di una vita comunitaria secondo lo stile MCF, tantissime persone che provenendo da esperienze diverse, accolte dalle famiglie, hanno vissuto un pezzetto della loro strada nelle case della comunità, tantissimi amici, gruppi, associazioni che hanno usufruito degli spazi accoglienti della cascina.
Da molti anni le famiglie della comunità sono 8, e una delle caratteristiche di questa comunità è sicuramente il grande ricambio, anche generazionale, che ripopola ciclicamente il cortile di tanti bimbi piccoli: nel corso degli anni 6 famiglie da Castellazzo sono partire per iniziare o abitare in altre comunità dell’Associazione, altre 3 dopo un’esperienza di vita comune hanno scelto altre strade.
Se c’è una parola tra le tante che appartengono al cammino CF che sentiamo caratterizzare la specifica esperienza del Castellazzo, questa è Diversità: il rispetto reciproco nella Diversità ci sembra il fulcro del cammino fatto e da fare, non sempre facile e senza fatica, per la costruzione di una reale fraternità tra di noi, attraverso lo sforzo quotidiano di vivere le Buone Pratiche.
Concretamente, attorno al cortile centrale, ci sono gli appartamenti della famiglie, tutti molto grandi, dono prezioso che permette da sempre la possibilità dell’accoglienza in famiglia, ognuno secondo i propri desideri e i propri tempi; 4 mono/bilocali per accoglienze di situazioni in semi-autonomia; un grande bilocale da qualche anno in gestione con l’amministrazione comunale per un progetto SPRAR; due grandi saloni, due salette, una cucina, una tettoia esterna e una foresteria di 5 stanze per l’accoglienza di gruppi di varia provenienza e progettualità; la sede del gruppo giovanile di volontariato Gruppo Romania nato sul territorio a sostegno di un progetto per bambini a Iasi in Romania.
Attorno poi alla cascina sono nate nel tempo 3 realtà più legate alla dimensione agricola del territorio: la storica Fattoria Didattica del Castellazzo che unisce l’allevamento delle capre e la produzione di formaggi all’attività educativa per bambini e realtà scolastiche; la Cooperativa Sociale AgriMi che si occupa di coltivazione e commercializzazione di prodotti biologici attraverso l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati; la realtà di TerraMadre impegnata in un progetto di valorizzazione di antiche tecniche di coltivazione nel rispetto dell’equilibrio naturale della terra.